Sanità, Orsomarso: “Serve approfondimento su budget case di cura”
CATANZARO. “L’assegnazione dei budget alle case di cura private credo necessiti di un doveroso approfondimento. Leggendo il decreto n.80 del 6 luglio scorso che ha come oggetto la determinazione dei tetti di spesa per l’acquisto da soggetti privati accreditati di prestazioni di assistenza ospedaliera anno 2015 saltano subito agli occhi alcune determinazioni che non appaiono per nulla chiare”. Lo afferma, in una nota, Fausto Orsomarso, consigliere regionale del centrodestra, che domanda: Come mai ad esempio è direttamente la Struttura commissariale ad assegnare finanche i singoli budget alle Case di Cura e le ASP ne sono esautorate ? mi sembra per la prima volta nella storia ? Si tratta di un commissariamento delle Asp ? O le prove generali dell’Asp unica voluta da Oliverio ? E poi – aggiunge – quali sarebbero questi criteri previsti per l’assegnazione del budget alla singola Casa di Cura ? Da consigliere regionale non posso non sollevare la problematica in questione che non può nè deve divenire oggetto di atti tanto politici e poco tecnici ? arbitrari e dirigisti. Atti che rischierebbero di minare non soltanto un consolidato servizio alle popolazioni del territorio ma rischierebbero di alterare il principio della libera impresa, la salvaguardia della concorrenzialità tra imprese e nondimeno rischia di minare, per alcune, in prospettiva, la stessa esistenza e la salvaguardia di quei livelli occupazionali evidenti e consolidati. Ce ne vogliamo occupare anche di questo ? Utilizzare eventualmente la pericolosa leva di assegnazione di un budget per ridisegnare il futuro della Sanità privata è qualcosa che non può essere accettata supinamente da nessuno”. “Nella passata legislatura, nel 2012, – prosegue – nell’ambito del Piano di Rientro da deficit e debito, l’intero settore, dopo drammatiche concertazioni, è stato sottoposto a profonde rivisitazioni (approvate dal Tavolo Massicci ) con tagli e riconversioni profonde a cui non possono seguire oggi fibrillazioni continue derivanti magari da budget schizofrenici, da anno in anno, magari in assenza di criteri razionali ed oggettivi. A me pare che, da quando il Presidente Scopelliti non ha più governato da commissario il settore, pur in presenza di pari o maggiori risorse da distribuire sembra infiltrarsi in Calabria il pericoloso principio dell’anarchia dirigista senza spiegazioni. Già nel novembre scorso, – osserva – quando almeno furono legittimamente le Asp a definire i budget delle singole strutture, ho potuto a posteriori verificare come i criteri seguiti non fossero proprio ? razionali ed oggettivi .Molte strutture furono penalizzate senza motivo. Ed infatti fioccarono denunce e contenziosi. Quest’anno, leggendo il decreto, non solo non si coglie a pieno il criterio seguito ( si parla in un paio di righe ? astrattamente ? di un aleatorio recupero di mobilità passiva ) e dunque il motivo di dare più o meno soldi all’uno piuttosto che all’altro ( sembra addirittura con evidenti sperequazioni finanche per strutture che hanno medesimi posti letto e medesime specialità ) ma, come detto, si commissariano pure le Asp (non so fino a quanto legittimamente ) e si assegna dirigisticamente il budget alla singola struttura sanitaria. Chiederò subito sul punto un incontro al Commissario Scura e, in ogni caso, non essendo un tecnico, prima di approfondire oltre, mi aspetto di sentire a breve cosa ne pensa Oliverio ed i colleghi di maggioranza così come mi aspetto le auspicabili considerazioni dell’Aiop ( è stata coinvolta l’associazione di categoria?). Nessuno – conclude – pensi di utilizzare la leva del budget scriteriato per esaltare alcune imprese e buttarne giù altre”.